Wednesday, April 20, 2011

"Corteo": Le Cirque du Soleil in Madrid

All'inizio sembra si tratti di un corteo funebre per la morte di un pagliaccio. Il pagliaccio in questione richiama alla memoria per tratti somatici, uso del dialetto romagnolo e passione per il circo un Federico Fellini redivivo e pimpante. Presto, peró, lo spettatore è coinvolto in un corteo da banda, da circo appunto, dove un'intera compagnia di artisti ed atleti è pronta ad intrattenervi per due ore e mezza a suon di balli, canti, fischi, acrobazie, voli angelici e siparietti comici. Il tutto perfettamente supportato da una banda di musicisti e cantanti. 
All'appello non manca nessuno. I personaggi tipici di un gruppo di circensi, come da sempre appartiene al nostro immaginario, sono tutti presenti: il domatore di leoni, ma senza leoni, il gigante, il tonto, i nani, Pierrot, i funamboli, tutti partecipano a questo faraonico spettacolo che alterna momenti di puro teatro con attività circensi, tra serietá e tristezza. Il momento magico sembra appartenere soprattutto a Valentina, la donna-bambina, che con le sue proporzioni minuscole riesce a farsi trasportare da giganti palloni per tutta la sala chiedendovi di aiutarla a volteggiare in aria.
"Corteo"
Qualcuno obietterà che il prezzo dello spettacolo sia eccessivo. E non si potrebbe dargli torto (si parte da una base di 40-50 euro a salire). Ma lo spettacolo merita. Giusto si rimane un po' storditi dalla enorme macchina di marketing costruita attorno. Mi riferisco alle bottiglie d'acqua ricaricabili dai costi proibitivi (con il marchio "Cirque du soleil" bene in vista), alla macchinona parcheggiata nello stand dal passaggio obbligato, alla voce iniziale dello spettacolo che, oltre ad ammonirvi sull'uso di telefonini e telecamere, ringrazia sentitamente una nota marca di birra madrileña e altri sposnsors. Francamente un po' eccessivo, a discapito della magia dello spettacolo.