Saturday, May 26, 2012

"De rouille et d'os" by J. Audiard

Nel bene o nel male, Cannes rimane "the place you must be there" per tutti gli appassionati di cinema, professionisti, stelle più o meno brillanti della scena internazionale, che per dieci giorni all'anno sono catapultati nella festa ( o forse delirio?) cinefila che conduce alla palma d'oro. Quest'anno la nostra trasferta a Parigi ci permette di vedere i film in anteprima assoluta, subito dopo l'uscita nel circuito della città costiera.
Il film che già ipoteca il prezioso riconoscimento è "De rouille et d'os" di Jacques Audiard, con un'intensa Marion Cotillard, già Oscar per la su interprestazione di Edith Piaf nel film "La vie en rose", e l'attore rivelazione protagonista della storia, uno sconosciuto Matthias Schoenaerts, già diventato sex symbol di questa edizione cannoise. La difficile storia tra i due, lei vittima di un incidente che la costringe alla perdita delle gambe, lui, uomo ai margini che fatica a trovare un posto nella società, è complicata dalla presenza del figlio di lui e dal lavoro, boxeur dilettante, che lui pratica per sbarcare il lunario. Una storia che registra in egual misura la trasformazione di una donna alla prese con la disabilità e di un uomo che difficilmente riesce a farsi carico di suo figlio. Fortunatamente il lieto fine arriva, quando magari già non ce lo aspettavamo più.
M. Cotillard convince (non ci stancheremo mai della sua bellezza "acqua e sapone"!), anche quando è alle prese con un personaggio così distante dal ruolo di E. Piaf che l'ha resa celebre. 
Attenzione ad Haneke con il suo "Amour", sicuro contendente per la Palma d'oro. 
De rouille et d'os
 Matthias Schoenaerts