Wednesday, December 7, 2011

"A dangerous method" by Steven Cronemberg

"A dangerous methos" by David Cronenberg
La storia è alquanto risaputa. L'evoluzione della psicanalisi come nuova disciplina che ha per oggetto l'inconscio, trovò in Carl Gustav Jung dapprima un fervente seguace, nonché discepolo prediletto da Freud, poi un detrattore, un critico, pronto a tradire il maestro verso una tangente, un indirizzo chiaramente "eretico". Cronenberg ne fa una storia accattivante e alquanto romanzata per il grande schermo, intrecciando l'evoluzione del rapporto tra discepolo e maestro con la storia della relazione tra Jung e Sabina Spielrein, una sua paziente che presto trasefirrà sul dottore i propri aneliti sessuali, fino a divenirne l'amante. Tutto si gioca su questi due binari: mano a mano che il distacco tra Freud e Jung si accresce, la relazione tra Jung e Sabina si spegne, lasciando nelle mani di quest'ultima tutto quello che la psicanalisi aveva raggiunto, trasformandola presto in una seguace e in analista lei stessa. Un cast di ottimi attori corona la riuscita dell'opera: Viggo Mortensen (Sigmund Freud), Keira Knightley (Sabina Spielrein), Michael Fassbender (Carl Jung). Quest'ultimo si conferma il nuovo astro nascente di Hollywood. Da segnalare anche la parte di Vincent Cassel come  nel dottore Otto Gross, colui che spinge Jung nelle braccia di Sabina.