Thursday, January 12, 2012

"The iron lady" with Meryl Streep

Se unite la bravura di un'attrice insuperabile come Meryl Streep, che nonostante abbia passato da un pezzo la cinquantina continua ad essere insostituibile nell'universo hollywodiano, spesso odioso contro le attrici di una certa età, e la storia di una "dama di ferro", quale Margaret Thatcher, che fu per più di 10 anni il primo ministro di una nazione, quella inglese, comandandata con forza, sagezza e determinazione, avrete un film che coinvolge, mostrando la parabola umana, oltre che politica, di una donna già passata alla storia.
Margaret riuscì a rimanere fedele a se stessa durante le più strenue difficoltà incontrate nella sua vita privata, oltre che politica. Una donna, figlia di un droghiere, che riesce a scalare grazie alla sua intelligenza e lungimiranza i gradini della politica, prima locale, poi nazionale, diventando la prima donna a ricoprire un così alto incarico in tutta Europa. Un ruolo ricoperto in un mondo a lei contrario: contro gli uomini che predominavano la politica inglese dell'epoca, mancante di figure femminili; contro le contestazioni sociali dei sindacati, in un'epoca in cui l'Inghilterra era sull'orlo della recessione (anni '80); contro l'IRA e i suoi attacchi terroristici. Certo, si potrà non condividere la sua intransigenza e le sue idee politiche ultra-conservatrici, ma rimane però da ammirare la determinazione di questa donna, la fedeltà ai suoi principi, la difesa ad oltranza degli interessi del popolo britannico, anche a costo di una guerra contro l'Argentina per il possesso delle Falklands.
Il film sottolinea sapientemente l'importanza del suo legame con il marito Denis, rimastole accanto nel corso di un'intera esistenza, e di come i suoi doveri di madre e moglie (spesso disattesi) avessero una certa rilevanza sulla maniera in cui Margaret gestiva il suo ruolo di prima donna del Regno unito.
Costumi e trucco sono ai limiti della perfezione. Forse un po' di parte la scelta registica di mostrarne la vita con gli occhi della Margaret invecchiata e non più primo ministro, quasi volendo rendere il personaggio più umano e meno severo.L'interpretazione da parte di Meryl Streep è assolutamente convincente e commovente. Un terzo oscar sarebbe per l'attrice il giusto coronamento di un'intera carriera.


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