Friday, March 8, 2013

Le Bal: "Anticorps" d' Antoine d'Agata

Sono ampiamente convinto che la Parigi del secolo in corso non sarà più rappresentata dalle immense gallerie che stancano i visitatori alla più non posso, o dai musei che ti mettono ansia perchè non riuscirai mai a vedere tutta la storia dell'arte proposta con una sola visita. Si impone un nuovo modello culturale, che unisce la decentralizzazione della cultura verso zone periferiche, con la volontà di mecenati privati, anche non necessariamente ricchissimi, spesso associazioni, che vogliono recuperare zone destinate all'abbandono, renderle agibili e farne un luogo destinato alla cultura alternativa, non ufficiale, giovane, da restituire alla città, ai suoi quartieri più poveri, a chi normalmente è esculso dai circuiti culturali.
Se passate qualche stazione oltre Pigalle con il suo Molin Rouge, dirigetevi verso Clichy dove un cartello marrone vi indicherà la direzione per "le Bal", sala degli antichi fasti ballerini e goderecci di una Parigi che non c'è più, ristrutturata e adibita a luogo di fruizione culturale, con annassa caffetteria e veranda.
Vue de l'exposition ANTICORPS © Pascal Martinez
Con un attenzione dedicata alla mappatura del reale attraverso mostre di arti plastiche e visive, le Bal propone " Anticorps " d' Antoine Agata, fino al 14 aprile 2013. La brochure informativa ci racconta che la mostra è un'immersione nel lavoro ventennale di quest'artista, di cui non dispensa nessuna nota biografica. Effitivemente di immersione si tratta, data la discesa al piano sotteraneo dove una sala intera è stata tappezzata con le foto dell'artista, già preventivamente avvisandoci che potrebbero urtare la sensibilità dei più. Corpi in posizioni contorte, nudismo esibito, volti contorti, presenze che non ti guardano e in solitario voglono le spalle alo spettatore, resti umani sottrati al fuoco durante una repressione che sia in Libia, Auschwitz, Cambogia: questi gli scatti proposti in una commistione impattante. Agata entra a lama fendente nel vissuto umano e storico con uno sguardo che ama frugare nel torbido, nella mancanza di nitidezza, nello scomposto. Si muove tra gli eccessi che la vita politica e l'intimità gli propongono, insistendo sulla vita ai margini.

Le BAL
6, Impasse de la Défense
75018 – Paris
métro Place de Clichy, lignes 2 et 13
bus 54, 74, 81, arrêt Ganneron
 01 44 70 75 50
contact@le-bal.fr

       

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