La Casa encendida, uno dei luoghi più significativi della capitale spagnola per l'offerta di arte contemporanea e la sperimentazione sulle relazioni tra cultura, società e ambiente, ospita contemporaneamente due mostre differenti: "Desaparecidos" di Gervasio Sanchez e "Generation 2011".
Impressionante la sezione chiamata "objetctos" per la profonda importanza che i familiari delle vittime attribuiscono alle cose appartenute ai propri cari prima della loro scomparsa. Un peluche, una camicia, un libretto universitario si caricano di un forte valore affettivo perchè oggetti che simboleggiano la pazienza dell'attesa ma anche l'impossibilità di rinunciare a credere che quella stessa attesa sia solo temporanea.
La mostra è suddivisa per sezioni tematiche e abbraccia tutto l'arco dei viaggi compiuti da Sanchez in America latina, Asia ed Europa. Da notare l'ultima sezione dedicata al caso dei desaparecidos in Spagna, che secondo una intervista rilasciata a "El Pais", risulta essere la parte più recente a cui l'autore si sia dedicato.
La mostra risulta toccante, a tratti forse incede nel macabro quando per eccessivo zelo da documentario si sofferma troppo sul doloroso ma necessario riconoscimento dei cadaveri (più di un terzo della mostra). Lamentiamo l'impossibilità di vedere la totalità del lavoro di Sanchez data la suddivisione della mostra in tre città e spazi differenti: non è stata prevista infatti una rotazione delle parti da esibire alternativamente tra la Casa encendida di Madrid, il Centre de Cultura Contemporanía de Barcelona e il Museo de Arte Contemporáneo de Castilla y León.
La exposición fue inaugurada en el MUSAC el día 29 de enero y se podrá visitar hasta el 5 de junio; en el CCCB del 1 de febrero al 1 de mayo y en La Casa Encendida del 2 de febrero al 20 de marzo de 2011.
Entrada libre.
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